giovedì 27 marzo 2014

Una scuola davvero pubblica per il futuro del nostro Comune

Viste alcune polemiche gratuite in merito alla scuola, da parte di chi in modo un po’ frettoloso e strumentale ha voluto vedere critiche o polemiche da parte nostra, quando invece ci siamo limitati a esporre le nostre proposte programmatiche, specifichiamo meglio le nostre linee sulla scuola.
Sulle scuole private "paritarie", che (come scritto sul “Navicello”appena uscito) hanno ricevuto, anche se indirettamente, 200.000 euro negli ultimi 5 anni, noi abbiamo una visione diversa rispetto a chi ha governato finora. Va rispettato l' art.33 della Costituzione quando dice che “le scuole private non devono avere oneri" per le casse pubbliche. Noi crediamo che tutti gli investimenti vadano dati all'istruzione pubblica: spesso le famiglie sono costrette a "scegliere" quella privata a causa dell'assenza di posti o di servizi adeguati in quella pubblica (è palese che quindi quelle 200.000 euro avrebbero fatto più comodo alla scuola pubblica).
Le liste d'attesa purtroppo esistono, conosciamo numerose famiglie i cui figli a settembre resteranno esclusi, quindi nonostante gli sforzi fatti evidentemente bisognerebbe "battere i pugni sul tavolo" ancora di più quando si va nelle riunioni regionali o provinciali: capiamo che chi fa parte dello stesso PD che governa la Regione faccia fatica a imporsi coi propri omologhi di partito, mentre noi siamo slegati da tali logiche e non abbiamo timori di pretendere più servizi.
Sul numero di bambini per classe è vero che esso è fissato a livello nazionale, ma va detto che viene stabilito per legge solo il numero massimo, ma niente vieta a un comune che sappia auto-organizzarsi di stare sotto a tale soglia.

In merito agli Asili Nido come abbiamo avuto modo di specificare sia nell'assemblea pubblica del 16 gennaio, che il 9 febbraio all'ultimo incontro con i principali esponenti del PD (ma evidentemente la scarsa comunicazione fra le correnti di tale partito ha impedito alla Giunta di saperlo), noi non abbiamo mai detto né scritto di voler costruire fisicamente un nuovo Asilo Nido. Sarebbe bello, ma purtroppo i Patti di Stabilità imposti dai governi di centrodestra e di centrosinistra ad oggi non lo consentono. Bensì vogliamo sperimentare due classi di asilo nido pubblico (una a Fornacette e una a Calcinaia) in plessi scolastici o strutture comunali fisicamente già esistenti, anche sfruttando l'Unione dei Comuni, per collaborare con altri enti limitrofi che, come noi, vogliano andare nella direzione di un Nido pubblico.

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